Cosa sono i Fulmini globulari denominati anche BL( Ball Lightning)?Un tipo di fulmine?

Non esiste una definizione di fulmine globulare o BL in quanto è un fenomeno naturale poco conosciuto e ancora in fase di studio da parte di esperti anche in laboratorio.
I BL sono spesso associati agli UFO in quanto alcuni di avvistamenti di BL sono state effettuate dai passeggeri di aerei di linea talvolta sono stati avvistati fuori dall'aeromobile stesso ma testimonianze asseriscono che i fulmini globulari possano penetrare all'interno degli aeromobili in volo.
Il maggior numero di segnalazioni di BL giunge infatti da aeromobili in volo.
Il "problema" dei BL è l'assenza di fotografie che comprovino il fenomeno molto misterioso ed affascinante a cui spesso si fa ricorso per dare spiegazioni a casi anomali.
Fulmini globulari:le caratteristiche
I possibili avvistamenti di BL si possono avere prima, durante o dopo i temporali anche durante il giorno.
I BL si presentano a sforma sferica come una palla luminosa che si muove a zig-zag ed emette luce come una lampadina da 75/100 watt con un nucleo più chiaro.
Le dimensioni dei fulmini globulari variano dai 2 cm fino a 10 metri ed i colori variano dal rosso al bianco all' arancione al giallo o al blu, essi emettono radiazioni infrarosse ed onde radio.
I BL spariscono affievolendo la loro luminosità, rimangono visibili dai 60 secondi fino a pochi minuti.
I BL passano attraverso muri, porte, finestre ed altri tipi materiali senza creare alcun tipo di da
Finora non si sapeva come si formassero le sfere di fuoco elettrizzate
I fulmini globulari non hanno piu' misteri
Due fisci brasiliani hanno riprodotto il meccanismo fisico e chimico che li genera .Allo studio apparati per evitarli.
Si formano improvvisamente, nell’aria carica di elettricità, durante i violenti temporali: sono sfere di fuoco variopinte che danzano minacciosamente, sospese pochi metri sul terreno, talvolta irrompono nelle abitazioni, terrorizzando i malcapitati spettatori e, nei casi più sfortunati, uccidendoli. Gli scienziati li chiamano «fulmini globulari», per distinguerli dalle classiche saette che disegnano nel cielo luminosissime linee a zigzag; ma finora non sapevano spiegare da dove scaturissero. Ebbene, dopo due secoli e mezzo di esperimenti e di studi (a partire da Benjamin Franklin), il mistero dei temibili fulmini globulari è stato finalmente svelato. Due fisici sperimentali brasiliani, Antonio Pavo e Gerson Paiva, dell’Università Federale di Pernambuco (Brasile), hanno annunciato di avere riprodotto con successo nel loro laboratorio il processo di formazione dei fulmini globulari, basandosi su una teoria fisica precedentemente formulata dal loro collega statunitense Graham Hubler, dell’ U.S. Naval Research Laboratory di Washington.
In termini molto semplici, la teoria prevede che i fulmini globulari siano il risultato di fenomeni elettrici e chimici. Il punto di partenza è un classico fulmine che scarica la sua energia a terra. Nel punto di impatto si producono altissime temperatura che vaporizzano gli elementi chimici come il silicio contenuti nel suolo. Le particelle di silicio, a loro volta, combinandosi con l’ossigeno presente nell’atmosfera, formano una nuvoletta incandescente di plasma (gas ad alta temperatura) di dimensioni variabili da una palla da tennis a un pallone di calcio. Così il fulmine globulare comincia a fluttuare nell’aria per qualche secondo, emettendo bagliori variopinti e terrorizzando la gente, prima di dissolversi, talvolta con un fragore assordante. Prima ancora che fossero documentati fotograficamente, i fulmini globulari sono stati disegnati anche da incisori di stampe del ‘700 e dell’800. E dobbiamo al bulino di uno di questi artisti la rappresentazione di quel che accadde nel 1753 allo sfortunato fisico Georg Richmann, emulo Franklin, che faceva penetrare l’elettricità atmosferica nel proprio laboratorio attraverso lunghi fili elettrici, ma che fu letteralmente carbonizzato dalla formazione di un fulmine globulare.
I due fisici brasiliani, prudentemente protetti da opportuni schermi, hanno costruito un arco voltaico da 140 ampere che vaporizza un wafer di silicio e crea, in rapida successione, raffiche di fulmini globulari che rotolano minacciosi nel loro laboratorio universitario. «Così abbiamo anche potuto misurare la vita media di questi fenomeni che varia da 2 a 8 secondi». Dimostrata la validità della teoria, annunciano i ricercatori, ora si tenterà di mettere a punto i sistemi di sicurezza più adatti per difendersi da questi insidiosi compagni dei fulmini atmosferici